Capsule del tempo: i preziosi manoscritti Chinguetti della Mauritania

22 marzo 2023

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Saif el Islam al Ahmed Mahmoud sedeva a gambe incrociate su una pelle di pecora e girava con cautela le pagine di un antico manoscritto.

"Cosa sarebbe il mondo senza la poesia?" chiese, usando guanti di cotone per maneggiare il sottile documento di carta, scritto con un inchiostro composto da carbone e gomma arabica.

Il manoscritto è uno dei 700 posseduti dalla sua famiglia, a sua volta parte di un inestimabile patrimonio di conoscenza, arte e filosofia custodito a Chinguetti, una città nel cuore del Sahara mauritano.

In tutta la città, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, ci sono 13 biblioteche private che contengono circa 6.000 manoscritti arabi, molti risalenti al tardo Medioevo.

I documenti sono una capsula del tempo della cultura e del progresso umano, soffermandosi su temi che vanno dall’Islam e l’astronomia al diritto, alla matematica e alla poesia.

La maggior parte dei manoscritti sono su carta o pergamena, anche se alcuni testi sono scritti su pelle di pecora.

Il tesoro di Chinguetti deriva dalla sua posizione a cavallo di una rotta commerciale che collega le coste occidentali del continente africano alla Mecca, il centro del mondo musulmano.

Storicamente era anche un percorso ben percorso dai pellegrini diretti alla città santa per il pellegrinaggio annuale dell'Hajj.

I manoscritti sono stati raccolti da famiglie locali, che ne sono custodi da generazioni.

"Stiamo preservando la memoria del mondo che un tempo attraversava queste antiche strade", ha detto al Ahmed Mahmoud, con un gesto teatrale.

Nella piazza principale di Chinguetti, Abdullah Habbot ha aperto le porte di un'altra biblioteca, di proprietà della sua famiglia.

Ha detto che la sua famiglia ha acquisito più di 1.400 documenti grazie ai viaggiatori che si sono fermati nella polverosa città.

Ma i manoscritti si trovano ad affrontare una minaccia moderna: il cambiamento climatico sta causando inondazioni improvvise che minacciano le vecchie strutture che ospitano i documenti.

Se le biblioteche crollano, ha avvertito al Ahmed Mahmoud, "le antiche memorie verranno cancellate e saremo tutti più poveri".

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